San Francesco dona il mantello a un povero
Dipinte tra il 1290 e il 1295, le Storie di San Francesco costituiscono un ciclo capitale delle storia della pittura italiana. Con questi affreschi per la prima volta vediamo all’interno di una chiesa non ori o simboli astrusi, ma la vita quotidiana attraverso il racconto della vita del Santo. Nell’episodio dell’Elemosina del mantello, con il quale Giotto diede inizio alla decorazione della navata superiore, non c’è un fondale architettonico, quindi l’artista sfrutta i profili obliqui dei colli per portare l’attenzione del riguardante dove essi si incrociano, dietro la testa nimbata di San Francesco; una delle oblique si prolunga poi nel braccio teso del santo e nel mantello, l’altra va a bloccarsi sul collo dell’asino in un gioco armonioso di direttrici spaziali.